Concept del Festival |
Cantar lontano voci, spazio, suggestioni di luoghi armoniosi Contenuto: La manifestazione si propone di restituire con metodologia scientifico - filologica, attraverso concerti, conferenze e incisioni discografiche la tecnica vocale cosiddetta del "Cantar lontano". Obiettivo di questo progetto di ricerca è quello di fare luce, nel corso degli anni, su questo importante aspetto della prassi vocale seicentesca non ancora studiato, sia per quanto riguarda la sua origine, da collocarsi a Pesaro nel 1612, sia per quello che riguarda il suo sviluppo nelle Marche, in Italia e all'estero, in tutte le sue forme e caratteristiche. La manifestazione è un momento di spettacolo accessibile a tutti; contribuirà a rafforzare l'immagine culturale di Ancona e della sua provincia, a far conoscere la bellezza dei suoi monumenti storici e a incrementare l'afflusso turistico. Le premesse: L'idea di dare origine a questa manifestazione nasce dalla dichiarazione del cantar lontano contenuta nel volume "Sacri concentus" di Ignazio Donati, pubblicato dallo stampatore Vincenti a Venezia nel 1612. Nella dichiarazione viene definita la prassi del Cantar lontano e la sua realizzazione pratica. Il luogo ove il Donati dichiara di aver inventato questa prassi è il Duomo di Pesaro; egli dichiara di averla poi esperimentata in altri luoghi "fuori dove sono stato". Un' attenta analisi delle chiese di quel periodo evidenzia molto spesso la presenza di cantorie o cori, ovvero luoghi per cantare generalmente accessibili ad una sola persona. Corinaldo Chiesa di Sant'Agostino Pesaro Chiesa della Maddalena e San Francesco Urbino Chiesa Metropolitana Macerata Chiesa di San Paolo Ancona Chiese di San Francesco, degli Scalzi, del SS. Sacramento Tutto ciò premesso si evidenzia che il Cantar Lontano così come esposto dal Donati, sia divenuta una prassi comunemente adottata dalle comunità ecclesiastiche delle Marche probabilmente fino ai primi anni del XIX° secolo. Progetto operativo: L'idea è quella di ricreare ove possibile le condizioni acustiche ambientali per restituire, in epoca moderna, la prassi del Cantar Lontano, procedendo per quanto possibile con metodologia scientifico - filologica. Si individueranno gli artisti (cantanti e strumentisti) specializzati nell'esecuzione del repertorio seicentesco e i contenitori monumentali più consoni. L'esecuzione di musica strumentale avverrà con l'uso di strumenti antichi o copie di essi. Il repertorio: In primo luogo si studieranno le composizioni del Donati contenute nei "Sacri concentus" ma anche le opere di autori coevi che hanno operato nelle Marche (Viadana, Barbarino ecc.). Si studierà anche lo sviluppo che la prassi del Cantar lontano può aver avuto in seno all'opera del Donati una volta lasciate le Marche. (Soggiorni a Lodi, Casalmaggiore, Milano). Un'indagine sarà svolta sugli avvertimenti e cioè le istruzioni per l'uso, che i compositori dell'epoca erano soliti scrivere a prefazione delle loro pubblicazioni. (Banchieri, Giacobbi, Viadana, Monteverdi). Particolare interesse si intende rivolgere alla restituzione della pratica del canto liturgico gregoriano. Gli artisti: Si individueranno collaborazioni in Italia e all'estero con artisti di chiara fama che abbiano manifestato una particolare attenzione per la pratica di restituzione del repertorio vocale sacro del primo barocco. Allo scopo di diversificare al massimo l'offerta concertistica è intenzione prevedere concerti di piccolo impatto di pubblico con lo scopo di valorizzare contenitori architettonici di modesta capienza. A questi saranno abbinati concerti di grande impatto di pubblico in quanto a mezzi impiegati, con lo scopo di valorizzare degnamente i contenitori più monumentali. |
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Il Progetto