Genga - Abbazia di San Vittore alle Chiuse |
La chiesa di San Vittore alle Chiuse o "delle Chiuse" è un edificio romanico che si trova a San Vittore Terme, nel comune di Genga (provincia di Ancona), in posizione isolata, alla confluenza del fiume Sentino nell'Esino e presso la gola e le grotte di Frasassi. Sorta come chiesa conventuale benedettina di un complesso monastico documentato fin dal 1007, la sua edificazione dovrebbe risalire al periodo 1060-1080. Nonostante pesanti restauri novecenteschi, mostra ancora l'articolazione volumetrica originale. All'inizio del XIII secolo, il convento raggiunge il periodo di maggiore splendore, esercitando la giurisdizione su 42 chiese e su vasti beni e territori. Dopo una lunga decadenza, nel XV secolo l'abbazia fu soppressa; del complesso monastico rimangono solo pochi ambienti. Costruita in pietra calcarea, presenta una pianta a croce greca iscritta in un perimetro quasi quadrato, con quattro pilastri interni cilindrici che dividono la chiesa in nove campate coperte da volte a crociera a parte quella centrale sulla quale si imposta una cupola con tiburio ottagonale, poggiante sui quattro colonne, tramite arconi e pennacchi a tromba. Sono presenti cinque absidi semicircolari lungo il perimetro: una su ciascun fianco e tre sul lato absidale a orientale. La facciata è caratterizzata da una bassa torre cilindrica e da un alto torrione quadrangolare che probabilmente ha sostituito l'altra torre cilindrica in epoca successiva. Le due torri e la compatta volumetria contribuiscono a dare alla chiesa un aspetto di fortezza. Alcune caratteristiche della chiesa come la pianta a croce greca iscritta in un quadrato, la disposizione delle absidi, la facciata con atrio chiuso tra due torri, quasi a costituire un westwerk e il trattamento decoratico esterno con archetti pensili, sono condivise da un gruppo bel definito di chiese marchigiane extraurbane, con volume esterno massiccio e quasi cubico. Si tratta in particolare della chiesa di San Claudio al Chienti (ritenuta la capostipite della serie), l'Abbazia di Santa Maria delle Moie e la chiesa di Santa Croce di Sassoferrato. Generalmente lo schema planimetrico a pianta centrale è riferito ad una influenza bizantina. Di recente è stato invece sostenuta la sostanziale indipendenza della costruzione da modelli orientali e la sua derivazione invece da modelli occidentali di origine nordica, variamente rintracciabili in chiese tedesche, normanne, lombarde e pugliesi. Anche nel sobrio trattamento delle superfici murarie esterne, con archetti ciechi e lesene potrebbe essere riconosciuto un'influenza dell'architettura lombarda. Fonte del testo: http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Vittore_alle_Chiuse Il testo è disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo; possono applicarsi condizioni ulteriori. Vedi le condizioni d'uso per i dettagli. Altre informazioni possono essere reperite sul sito "Luoghi misteriosi" alla pagina http://www.luoghimisteriosi.it/marche_svittore.html. |
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Ultimo aggiornamento ( martedì 12 luglio 2011 ) |
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