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Il Festival 2009 Stampa
mercoledì 08 aprile 2009

Cantar Lontano Festival 2009
18 giugno - 5 luglio, XI edizione

Voci, spazio, suggestioni di luoghi armoniosi

Eventi in programma (aggiornati al 29/05/2009)...


giovedì 18 giugno

Serra San Quirico -  Abbazia di Sant'Elena - ore 21.00

"Beowulf"

Benjamin Bagby voce e arpa sassone
dal manoscritto Cotton Vitellius del British Museum

Beowulf è uno dei poemi epici più antichi fra quelli sopravvissuti in lingua inglese arcaica. Il manoscritto in cui fu ritrovato è generalmente datato intorno all'anno 1000. Insieme al Beowulf, il manoscritto conservato al British Museum raccoglie altre opere di epoche diverse, accomunate dalla presenza di mostri e creature fantastiche. La trascrizione del manoscritto è opera di due amanuensi, ciascuno dei quali ha copiato circa metà del poema. Il manoscritto appartenne a Lawrence Nowell nel XVI secolo (ed è per questo noto anche come "Codice Nowell"); passò in seguito a Robert Bruce Cotton nel XVII secolo, e fu danneggiato da un incendio della Cottonian Library nel 1731. L'originale fu trascritto nel 1786 dallo studioso islandese Grímur Jónsson Thorkelin, che pubblicò la trascrizione nel 1815, su commissione del governo danese. Da allora, le condizioni del manoscritto originale sono ulteriormente peggiorate, e la trascrizione di Thorkelin è quindi diventata una fonte secondaria importante (sebbene talvolta messa in discussione, per esempio da Chauncey Brewster Tinker in The Translations of Beowulf).
 

venerdì 19 giugno

Serra San Quirico -  Chiesa di Santa Lucia - ore 21.00

"Grazie e affetti"

Lia Serafini soprano
Marina Bonetti arpa doppia
Musiche di: Orazio Michi dell'Arpa, Marco Marazzoli dell'Arpa, Luigi Rossi, Luigi Battiferri, Domenico Mazzocchi.
In occasione della mostra dedicata a Pasqualino Rossi

La casa Romana di Luigi Rossi, intorno agli anni '40 del 1600 era un luogo d'accademia e punto d'incontro dei maggiori compositori italiani dell'epoca. Il grande compositore, assunto dal principe Marcantonio Borghese, nipote del papa Paolo V si era sposato nel 1637 con Costanza De Ponte, arpista sublime, presso la chiesa di San Lorenzo in Lucina. Forse fu proprio questo incontro a far si che gran parte del repertorio vocale di quel periodo ebbe come protagonista a Roma, oltre alla voce, l'arpa.  L'arpa doppia, in particolare, ebbe proprio in Italia nella prima metà del Seicento un periodo di grande splendore e venne quasi simbolicamente ad offuscare altri strumenti, quali il liuto e il clavicembalo, principalmente nella pratica dell'accompagnamento del cantar in stile monodico. La bellezza delle sue forme e dei suoi fregi dorati la rendevano particolarmente ricercata sia nelle camere principesche sia sulle scene teatrali. A testimonianza di questo splendido passato l'Arpa Barberini, conservata al museo degli strumenti musicali di Roma, appartenuta probabilmente allo stesso Marco Marazzoli. Prodotto in occasione della mostra di Pasqualino Rossi questo concerto darà la possibilità di ascoltare le composizioni di: Orazio Michi dell'Arpa, Marco Marazzoli dell'arpa, Luigi  Rossi, Domenico Mazzocchi e Luigi Battiferri.

sabato 20 giugno

Loreto -  Santa Casa - ore 21.00

"In tenebris, ad stellam"

Gavino Murgia voce
Michel Godard serpentone
Jarrod Cagwin ridd

Il Serpentone dalla fine del ‘500 fino all'inizio del XX secolo accompagnava e sosteneva il canto gregoriano nelle chiese della Francia. Una consuetudine d'improvvisare sul canto si è quindi sviluppata mettendo soprattutto in evidenza la dimensione virtuosistica dello strumento. (cf: Jean Batiste Metoyen "Méthode de serpent" Paris 1812). Se il canto gregoriano in Francia si è nel tempo modificato e sviluppato, la tradizione Sarda conserva una vocalità certamente più vicina alle origini, profonda e potente. Le percussioni utilizzate in questo concerto, importate dal medio oriente, evidenziano un legame con i timbri ed i ritmi per l'accompagnamento delle nostre musiche antiche. "In tenebris...ad stellam" ci propone una rilettura incrociata di queste tradizioni, dalle tenebre alla luce, dal passato al presente.

Portonovo -  Chiesa di Santa Maria - ore 24.00

"E vatende signor mio"

Tracce della tradizione orale nei manoscritti italiani del XIV e XV sec.

Gilberte Casabianca voce
Patrizia Bovi voce, arpa, percussioni

Due voci straordinarie si intrecciano in un percorso fra musica colta e tradizione orale. Una nuova interpretazione della musica medievale, sul filo dell'opinione che le culture musicali di tradizione orale conservino caratteristiche arcaiche, assimilabili ad alcuni aspetti di musiche tramandate nei manoscritti medioevali. Il programma parla, o meglio, canta, di tutto ciò: le siciliane trecentesche, così vicine alla tecnica popolare dei "cuntastorie" anche se musicate con raffinata tecnica polifonica, le laude dei codici quattrocenteschi, le ballate monodiche, i canti della tradizione orale corsa e italiana. Patrizia Bovi è stata tra i fondatori dell'Ensemble Micrologus. Dal 1990 fa parte del Quartetto di Giovanna Marini in tutte le sue creazioni e tournée. Nel 1997 partecipa alla nella creazione de "Il Laudario di Cortona" con l'Ensemble Organum diretto da Marcel Perès per la Citè de la Musique a Parigi, inciso per Harmonia Mundi. Con Micrologus ha registrato ad oggi 19 CD. Tiene regolarmente seminari e masterclass in Italia e all'estero. Con la cantante corsa Gilberte Casabianca ha sviluppato una ricerca sul rapporto fra tradizioni colte e popolari in Italia e nel Mediterraneo.
 

domenica 21 giugno

Jesi -  Chiesa di San Marco - ore 21.00

"Nostre Muse, Nostre Sirene"
Musica nella Divina Commedia

Giorgio Bertan voce recitante

La Reverdie
Claudia Caffagni voce, liuto
Livia Caffagni voce, flauti, viella
Elisabetta de Mircovich voce, viella, symphonia
Doron David Sherwin voce, cornetto muto, percussioni

La bellezza e la bontà di un cosmo strutturato secondo un ordine benigno percorre tutto il pensiero medioevale, contrapponendosi vigorosamente al caos, scenario di distruzione, trionfo del Male. La connotazione musicale di un simile ordine traspare nella raffigurazione dell'universo in Dante, che interpreta poeticamente la tradizione filosofica di Pitagora e Boezio. La Musica nel medioevo è una scienza che, al pari della matematica, si regge su un'ordinata struttura di proporzioni, misure, consonanze e dissonanze, e in queste sue qualità di ordine e razionalità è degna di rappresentare in forma sensibile la volontà divina, anzi, di essere parte integrante, nel Regno dei Cieli raffigurato da Dante.  In Dante  ritroviamo inoltre diverse metafore che utilizzano la terminologia musicale per enfatizzare l'archetipo del Dio Musicista.  Tale ruolo di armonizzatore e accordatore cosmico viene attribuito al Creatore già dalla Bibbia, quando si legge: Omnia in mensura et numero et pondere disposuisti (Sapienza, 11, 20). Basandosi su citazioni testuali e princìpi filosofici espressi dall'Alighieri, la Reverdie allestisce il suo pendant musicale alla Commedia. I brani del programma rispecchiano tanto i singoli canti e i generi musicali esplicitamente descritti nel viaggio ultraterreno, quanto le innumerevoli e complesse metafore inestricabilmente legate alla musica, delle quali è disseminata la Commedia dantesca.

sabato 27 giugno

Ancona -  Palazzo Camerata - ore 18.30

Conferenza del Prof. Arnaldo Morelli (Università degli studi dell'Aquila)
Il libro ritrovato di un cantore papale
Ghiselin Danckerts a Roma
interviene il Prof. Diego Fratelli (Conservatorio di musica di Lecce)

Ancona -  Chiesa di Santa Maria della Piazza - ore 21.00

"Missa de Beata Virgine"

Il libro ritrovato di un cantore papale
musiche di Ghiselin Danckerts
prima esecuzione moderna
Cantar Lontano
Marco Mencoboni direttore

Una straordinaria riscoperta, da attribuire al musicologo italiano Arnaldo Morelli, rende possibile questa prima esecuzione in epoca moderna delle musiche di Ghiselin Danckerts, cantore fiammingo presso la cappella papale del pieno rinascimento. Ritrovate in un manoscritto in un fondo privato romano, le musihe di Danckerts appaiono strabilianti e forse unica traccia superstite della prassi del contrappunto alla mente, in voga presso la corte papale del ‘500, per più voci sopra un canto fermo. Non essendo menzionata nel repertorio ufficiale della cappella papale, è possibile che questo repertorio fosse eseguito nelle differenti chiese di Roma, dove i cantori del papa erano spesso chiamati a cantare. La vera peculiarità di questa musica è la presenza in polifonia di tutto il "proprio" della messa, normalmete affidato alla cappella gregoriana. A questa produzione di Cantar Lontano Festival, si uniranno le forze di uno dei più prestigiosi festival europei, il Vlandren Festival di Anversa, in Belgio, che riproporrà la produzione presso la Chiesa di San Paolo di Anversa il 23 agosto di questo stesso anno. Di questa produzione sono previsti un'incisione discografica e una registrazione in video da realizzarsi all'interno della grande grotta del vento di Frasassi, secondo appuntamento dell'evento.
 

domenica 28 giugno

Corinaldo -  Chiesa della Madonna del Piano - ore 21.00

"Gioco di Voci"

Ring Around Quartet
Vera Marenco soprano
Manuela Gandullia contralto
Umberto Bartolini, tenore
Alberto Longhi baritono

Musiche di Johannes Ockeghem, Pierre Certon, Josquin Desprez


«Gioco di voci»: così i quattro musicisti hanno intitolato il concerto-spettacolo attraverso il quale hanno mettono in scena una selezione di Villanelle e chansons firmate dai più importanti musicisti vissuti in quel fecondo periodo storico chiamato rinasciemento. I quattro cantori, vestiti di bianco e avvolti da un gioco cangiante di luci ed ombre, offrono una versione drammatizzata di brani come «Belle qui tiens ma vie» di Thoinot Arbeau, «El grillo è buon cantore» di Josquin Desprez o la «Petite camusette» di Johannes Ockeghem. Tra gli italiani si ascolta «L'ultimo dì di magio» di Sebastiano Festa e «Tutto lo dì mi dici» di Orlando di Lasso o ancora Antonio Scandello con «Bonzorno Madonna». Ma anche una selezione di chansons create da autori spagnoli anonimi come «So ell enzina» e «Pasa el agua», oppure Francisco Alonso «La ricotea». Altro celebre pezzo di anonimo il brano «L'homme armé», o la divertente «Il est bel et bon» di Pierre Passereau e «La, la, la, je ne l'ose dire» Pierre Certon. Ad un ottimo livello di preparazione tecnica si affianca un'assoluta originalità della chiave interpretativa che unisce il canto al movimento, gli sguardi alle movenze del corpo, seguendo il significato del testo oltreché il ritmo e l'intensità del suono. E la musica si fa ironica, didattica, espressiva attraverso una gestualità ed una capacità intrisa di una spontaneità e disinvoltura studiatissime.

lunedì 29 giugno

Genga -  Grande grotta del vento - ore 21.00

"Magnificat"

Il libro ritrovato di un cantore papale
musiche di Ghiselin Danckerts
prima esecuzione moderna

Cantar Lontano
Marco Mencoboni direttore
 

Sabato 4 luglio

Fano -  Eremo di Monte Giove - ore 21.00

"A voce sola"

Alessandro Carmignani controtenore
Gian Luca Lastraioli liuto rinascimentale

Il programma illustra il percorso storico musicale che conduce, all'inizio del Seicento, alla nascita  di un repertorio vocale solistico, coincidente con l'affermarsi della prassi del basso continuo (ovvero dell'uso di realizzare estemporaneamente le armonie del basso in funzione di accompagnamento) e la nascita del melodramma. Un primo, arcaico antecedente di tale repertorio è rappresentato dalla frottola nelle realizzazioni di Francesco Bossinensis (Bosniaco), musicista che mandò in stampa presso Ottaviano Petrucci a Venezia (1509) e Fossombrone (1511) due importanti raccolte di frottole con i "tenori e contrabbassi intabulati". Si tratta di composizioni a quattro voci le cui linee di basso e tenore venivano riassunte dal liuto, mentre la parte di soprano veniva lasciata alla voce. In tal modo veniva pienamente valorizzata la netta cantabilità della linea superiore dell'originaria composizione polifonica. Una seconda ‘tappa' di questo ideale itinerario è ben rappresentato da un manoscritto appartenuto al compositore e liutista fiorentino Cosimo Bottegari (1554-1620), che fu attivo in Italia a Pisa, Firenze, Ferrara e Modena e alla corte di Monaco in Baviera. L'accompagnamento liutistico di Bottegari rappresenta una interessante anticipazione della realizzazione completa di un basso continuo in forma intavolata. L'ultima parte del programma illustra appunto tale repertorio solistico, al quale Giulio Caccini, il nobile palermitano Sigismondo d'India e Jacopo Peri fornirono alcuni degli esempi più alti.

Domenica 5 luglio

Offida -  Chiesa di Santa Maria della Rocca - ore 21.00

"La solitude des Anges"

Franco Pavan liuto barocco

Quando Blaise Pascal morì, il manoscritto del suo Mémorial fu ritrovato cucito nel suo giubbotto. Vicino al suo cuore, dunque. C'è un sottile legame che lega nella vita e nella morte Pascal e Mouton. Nelle sue riflessioni sulla morte, il passaggio ulteriore, il filo della nuova nascita, Pascal ebbe a scrivere sulla morte del padre. Ne scrisse in una straordinaria lettera indirizzata ai coniugi Perier. Mouton compose la Sarabande Le Charmant Retour, uno dei suoi brani più misteriosi ed affascinanti, con una forma circolare, d'eterno ritorno. Ed il nome originario di questo brano, per gli strani casi della vita che aprono spazi e distese infinite di nuovi orizzonti, fu Le Perier. Questo concerto è dedicato a chi crede che la vita e la morte siano sorelle, a chi crede che nulla ci manca di chi manca ora alla conta dei numeri, a chi sente una mano su una spalla senza chiedere nulla, senza sapere niente. A chi aspetta ancora il soffio leggero del vapore, il tremito leggero della  goccia d'acqua è dedicato il suono ancor più tenuo ed indifeso delle note solitarie del liuto di Mouton.
 


Provincia di Ancona - Assessorato alla Cultura
Comune di Ancona - Assessorato alla Cultura

in collaborazione con:
Regione Marche Assessorato ai Beni e Attività Culturali
Consorzio Frasassi
Comune di Corinaldo
Comune di Jesi
Comune di Loreto
Comune di Serra San Quirico
Comune di Offida
Collegium Scriptorium Fontis Avellanae
Sistema Museale della Provincia di Ancona


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(aggiornamento del 29/05/2009) (117.58 kB)

Per ulteriori informazioni:
Comune di Ancona
Assessorato alla Cultura
Tel. 071.2225019
Commenti
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Eolo Taffi  - grazie |IP:79.52.70.xxx |2009-06-17 17:04:31
Salve,
volevo solo lasciare un messaggio per dire che questo festival é BELLISSIMO!!!
Purtroppo per impegni di lavoro(sono musicista) non potrò vedere che un paio di concerti.....tanti complimenti per la qualità ,la varietà delle musiche e le locazioni davvero uniche.ancora tanti complimenti!!
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Ultimo aggiornamento ( venerdì 29 maggio 2009 )
 
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